I modelli in gesso di Lorenzo Bartolini, visibili per la prima volta presso le Antiche Stanze di Santa Caterina a Prato, non costituiscono l’opera conclusa ma, al pari di schizzi preparatori, sono il passaggio intermedio tra l’ idea di base e il capolavoro finito.
In particolare le statue del Bartolini, che fu uno dei più famosi ritrattisti, richiesto dai più illustri personaggi del suo tempo, venivano realizzate dopo un metodico e precisissimo studio.
Innanzitutto dal primo progetto su carta, si procedeva ad una prima modellazione in argilla di ciò che si voleva realizzare. Gli strumenti in legno presenti nella teca di cristallo, all’inizio del percorso espositivo, erano usati dallo scultore per modellare la creta, tra questi si trovano stecche di vario tipo: a punta, piatte o stondate. Per lisciare le superfici e portare via il materiale in eccesso, infine. veniva usato un raschietto, una specie di pettine con denti molto corti.
Dalla forma in argilla si otteneva un calco, colando del gesso tutto intorno all’opera e lasciando delle intercapedini per l’apertura dello stesso. Il calco è cioè il “negativo” dell’opera in argilla ed è costituito da almeno due parti anche se, chiaramente, più complesso e articolato è il modellato, più numerosi devono essere i tasselli che lo compongono. Solitamente i particolari fragili, come il naso, venivano ottenuti con un calco a parte.
Il modello quindi si otteneva nuovamente colando del gesso questa volta all’interno del calco precedentemente ottenuto, per averne il “positivo”. Una volta rappreso il gesso il calco poteva essere aperto. Per non fare attaccare il gesso colato alla forma, su quest’ultima, veniva steso del distaccante, una materia di natura oleosa, un po’ come si fa per le teglie prima di mettere il composto della torta in forno. Alcuni modelli presentano ancora tracce di questa sostanza sulla superficie, come si vede in alcune macchie sulla capigliatura e sulla bocca del busto di Cassandra Luci, la Principessa Poniatowski, o sul “Sonno dell’Innocenza”, presenti in mostra.