«Quando ero bambino e mi chiedevano cosa volevo fare da grande, dicevo subito il pittore. Ero abile nella pittura. Poi ho fatto anche tanti altri lavori, per vivere. Ma il mio obbiettivo è sempre rimasto quello di fare il pittore a tempo pieno e il fatto di esserci riuscito è una gran cosa» – Antonio Possenti in un’intervista con Paola Coppola.
Ultimo giorno oggi per poter vedere la splendida rassegna dedicata alle illustrazioni dell’artista Antonio Possenti, ospitato in una sala altrettanto splendida, quella dello stabilimento termale Excelsior situato a Montecatini.
Un luogo famoso per i numerosi trattamenti di bellezza dei quali si può usufruire ma che si presenta anche come struttura architettonica, tipicamente Liberty, di grande bellezza artistica.
Il salone che ospita la mostra, tra l’altro, tra le sue funzioni originarie, aveva anche quella di essere luogo di incontro e di manifestazioni culturali, ideato dal Bernardini ed edificato a partire dal 1905.
Dove meglio che a Montecatini una personale dedicata ad un artista che ama così profondamente il territorio toscano della Valdinievole, per le sue possibilità meditative date dalla straordinaria bellezza naturale e paesaggistica?
L’artista, nato nel 1933, trascorse i suoi primi anni di vita a Livorno per poi trasferirsi a Lucca a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Nella sua carriera, Possenti ha viaggiato molto ed esposto nelle principali gallerie italiane e straniere, ma ogni volta ritorna a Lucca dove vive e ha il suo studio in piazza dell’Anfiteatro, nel cuore della città. Fin da giovanissimo appassionato alla lettura di ogni genere di libro, iniziò presto a capire l’affascinante legame della parola con l’immagine che essa evoca.
Amò molto illustrare le opere di Edgar Allan Poe, scrittore accomunato a lui proprio per quel suo obiettivo creativo, al quale arrivò egregiamente: poter dipingere con le parole. Viceversa Possenti, chiamato “pittore delle parole”, traduce le parole in immagini caratterizzate dai quei suoi segni “vivi”, tremolanti e nervosi che conferiscono movimento e sentimento alle sue figure che sembrano letteralmente muoversi sotto i nostri occhi.
L’amore per la lettura portò il giovane artista toscano a intraprendere studi classici e a conseguire una laurea in Giurisprudenza. In parallelo all’attività di insegnante di diritto nelle Scuole Secondarie Superiori della provincia di Lucca, inizierà però a dedicarsi anche all’attività di disegnatore satirico.
Fu in questa veste che sarà il degno successore del grande vignettista Mino Maccari sulle pagine del settimanale “Il Mondo”. Possenti deciderà di dedicarsi esclusivamente al mestiere di pittore dopo il fondamentale incontro con il pittore russo Marc Chagall, avvenuto sulla Costa Azzurra, nel 1957. L’illustrazione di favole e opere letterarie si presta bene alla fantastica manualità libera e fortemente dinamica del Possenti che lavora sempre utilizzando un’infinita varietà di tecniche e strumenti che convivono in una stessa tavola.
Si trova la pastosità del pastello o la finezza della matita insieme alla leggerezza dell’acquerello o alla velata armonia della tempera.
Si viene così a creare una vera e propria “sinfonia” di colori e forme che non potrebbero esistere, come dice lo stesso artista, senza questa ricca unione di componenti. Nel ritmo del tutto ci si perde volentieri e non a caso la sua è un’arte che si lega bene non solo alla scrittura ma anche alla musica (Possenti ha anche illustrato opere musicali come quelle di Puccini).
Se non riuscite ad andare prima della chiusura della mostra a vedere le illustrazioni del Possenti, potrete trovare una sua opera alla neonata Galleria d’arte contemporanea Moca presso la sede comunale della stessa Montecatini.
Tre favole da raccontare, dalle illustrazioni delle opere di Possenti presenti in mostra:
1. La favola “La principessa sul pisello”
“Un principe è alla ricerca della ragazza perfetta da sposare, che possa piacere anche all’esigente regina. In una notte burrascosa, una giovane donna si presenta dicendo di essere la predestinata. La regina decide di farla dormire a corte ma, in fondo ai molti materassi del suo letto, posiziona un pisello. La mattina chiede alla ragazzo come abbia dormito, e lei afferma di non essere riuscita a riposare a causa di qualcosa di duro nel letto. Immediatamente, udita quella risposta, a sovrana ordina di far sposare i due giovani, non poteva che essere una predestinata per il figlio quella ragazza dalla pelle tanto delicata”.
2. Il pescatore e i grandi e piccoli pesci Esopo VI sec. a.C.
“Un giorno un pescatore tira su dal mare contenente sia piccoli che grandi pesci. Quelli di dimensioni maggiori rimangono impigliati e vengono sparpagliati sulla sabbia della spiaggia, mentre altri guizzano tra le maglie della sciabica e riescono a mettersi in salvo nelle profondità marine. Per chi non possiede grandi fortune in sostanza, è più facile scampare ai pericoli, mentre sarà improbo per un potente sottrarsi agli eventi sfavorevoli”.
3. Il gracchio e gli altri uccelli Esopo VI sec. a.C.
“Zeus decide di dare un re agli uccelli, scegliendo tra questi il più bello ed elegante. Il gracchio, consapevole del suo squallido aspetto, inizia a raccogliere da terra le piume degli altri uccelli e si costruisce un manto variopinto che lo fa apparire come il più bello. Zeus, alla vista della cornacchia rivestita a festa, sta per dichiarare l’animale vincitore ma, capito l’inganno, gli altri uccelli cominciano a scagliarsi contro il gracchio, spiumandolo. Una volta nudo il gracchio realizza le fortune, se costruite con l’inganno, sono facili da perdere”.
3. La donna di ghiaccio di Antonio Possenti
“Un uomo vive da solo in un bosco del nord. Durante il rigido inverno, per alleviare la sua tristezza, decide di costruirsi una donna di ghiaccio, che gli tiene compagnia nella stagione del freddo e della quale finisce per innamorarsi. Malauguratamente, con l’arrivo della primavera, i primi raggi del sole sciolgono la bella amata e disperdono i sogni d’amore dell’uomo, di nuovo relegato alla sua vita di persona eternamente sola”.