Fino al 30 giugno 2013 a Palazzo Sozzifanti a Pistoia c’è una mostra imperdibile: “Grandi maestri, piccole sculture. Da Depero a Beverly Pepper”. Circa 200 opere della collezione Loriano Bertini, raccontano la nostra storia: i fermenti, le preoccupazioni, i sogni, le paure, la vita dal Novecento ad oggi, attraverso i più rappresentativi artisti, da Picasso a Man Ray, da Botero a Parmiggiani, da Dalì a Vedova…
Il Novecento fu un secolo incredibilmente ricco di fermenti, per la prima volta nella storia erano nati “movimenti” o gruppi di artisti legati da un medesimo fine di ricerca artistica e di pensiero, spesso guidati addirittura da un manifesto dove venivano indicate le “regole” e gli obiettivi da raggiungere all’interno della “società”. Molti movimenti si scioglieranno presto (il più longevo sarà il Surrealismo), ma lasceranno tracce indelebili nella storia, “contaminandosi” a vicenda perché artisti che aderiranno a un particolare gruppo, si legheranno anche ad altri per certe vicinanze di pensiero. Così è impossibile delineare uno schema tra le infinite ramificazioni di quell’albero così rigoglioso e allo stesso tempo drammatico come fu il Novecento. Rigoglioso perché la società e l’uomo cambiano profondamente, nascono le nuove tecnologie, i nuovi mezzi di trasporto che permettono di abbattere le incolmabili distanze geografiche, l’uomo viaggia sempre di più, conosce, sperimenta sulla propria pelle tradizioni e pensieri, forme della natura totalmente diverse. Gli occhi si spalancano a visioni incredibili fino ad allora, basta pensare al mondo visto da un aereo. La luce stessa della vita cambia, la notte non è più buia ma si accende di milioni di luci, le luci delle città che si espandono, che crescono a ritmi vertiginosi, che si innalzano verso il cielo, e in numerose opere la luce artificiale sarà protagonista assoluta di forme e composizioni.
Ma il Novecento fu segnato anche dalle due Guerre Mondiali che faranno vacillare non poco quelle stesse certezze e fiducia nel futuro che aveva raccontato agli inizi del secolo il Futurismo, col suo esaltante studio del dinamismo.
Tutto sfugge di mano e la realtà diventa un qualcosa dalla quale si sente l’esigenza di evadere, verso un rifugio intimo che non può essere invaso o demolito: il proprio mondo interiore. Grazie anche agli studi di Sigmund Freud che nel 1898 avevo scritto “L’interpretazione dei Sogni”, il sogno e l’inconscio saranno ricercati come punto di partenza, di ispirazione per molti artisti all’interno delle proprie ricerche.
Si tende ad associare l’arte contemporanea all’abbandono totale di ogni figuratività e certamente il rifiuto della realtà percepita solo attraverso gli occhi, ebbe un grande peso. La domanda allora che potremmo farci è come dovremmo fare se volessimo comunicare tutto ciò che sentiamo toccando le cose, o gustandole, o sentendone il profumo, o ascoltandone il suono? … Quanti mondi si aprono prestando attenzione ai nostri sensi… Profumi, sogni, sensazioni, gusti che ci riportano alla mente personali ricordi, la nostra storia. Ritmo, composizione, colore, forma. La realtà è molto più complessa di come la si vede distrattamente nella vita quotidiana. Un artista lo sa bene perché possiede degli occhiali speciali, che non si possono comprare…
Informazioni utili per visitare la mostra:
Palazzo Sozzifanti, Pistoia (ingresso Vicolo dei Pedoni 1)
Orari: dal martedì al venerdì, dalla ore 14:30 alle ore 19:30; Sabato e Domanica dalla 10:00 alle 18:00. Possibilità di aperture straordinarie la mattina per scolaresche e visite guidate.
Costi: Ingresso 3 euro Info e prenotazioni 0573 974226 (dal lunedì a venerdì dalle 8:30 alle 13:30).