A tutti i bambini piace creare un luogo, un po’ magico, dove nascondersi, un nido protetto e invalicabile. Con Cosimo, 4 anni e 9 mesi, abbiamo scoperto un artista contemporaneo che crea degli spazi che assomigliano a casette sull’albero (il sogno di ogni bambino) o a nidi di uccelli. Un artista di nome Tadashi Kawamata.
L’artista giapponese utilizza per le sue costruzioni il legno, noi abbiamo creato la nostra tana, utilizzando coperte e cuscini. La porta l’abbiamo realizzata con il paracolpi del lettino del fratellino e dentro l’abbiamo arredata.
Siamo partiti dal pavimento, rivestito di “mattonelle”, usando i tappeti puzzle morbidi e colorati. Ci siamo anche divertiti a comporre un immaginario cemento come base per le mattonelle, proprio come dei veri costruttori. É straordinario perché l’immaginazione di un bambino rende reale anche quello che è invisibile, e allora armati di secchio, mestolo, per mescolare la magica composizione, “livella”, abbiamo creato la base per il rivestimento del pavimento. Questa è un’attività molto stimolante anche per i bambini molto piccoli, come il fratellino, di 1 anno che ci imitava nei movimenti. Bambini così piccoli stanno molto attenti alle azioni che si compiono intorno a loro, ai rumori che queste ultime provocano sulle cose e ricercano cause-effetti, imitando ciò che vedono fare. Così anche lui, a suo modo, si dava da fare nella costruzione. É stato un momento passato noi tre, in cui i bambini anche di differente età possono condividere il gusto di costruire qualcosa insieme.
Siamo passati poi alla mobilia, dotandoci di un comodo divano con cuscini, di un mini-cestino della spazzatura, mini-tavolino utilizzando un secchiello rovesciato e, sopra, ci abbiamo messo un portafrutta di plastica bello colorato. Questo, riempito di frutta, è un segreto anche per far mangiare frutta ai bambini. Stimolati dal gioco e emozionati dal loro nuovo spazio, si dedicano a una buona merenda con quello che hanno all’interno della propria tana. Nello spazio di Cosimo non poteva mancare anche una pila, “per vedere se arrivano i lupi”, e un bel rotolo di carta scottex per ogni evenienza, nonché un scopina per tenere sempre bella lustra la casetta.
É tutto pronto per giocare: “Toc toc, posso entrare?” Una vocina dall’altra parte mi dice: “Certo!, vieni accomodati! Ti offro un po’ di frutta appena raccolta!”.
E chi è più felice di me?!