Siamo andati a vedere la mostra “Materia Prima, la ceramica dell’arte contemporanea” presso il Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino. Suggestiva mostra visitabile fino al 30 giugno 2016.
La cosa che è piaciuta di più ai miei bambini è stato il senso di mistero e magia che l’illuminazione delle sale dava, conferendo alle opere degli artisti Spagnulo, Leoncillo, Mainolfi, Cerone e Ducrot un aspetto ancora più vitale. Le forme diventano personaggi fantastici danzanti nello spazio.
Tra le sale più suggestive anche per un bambino molto piccolo come Gabriele di quasi due anni, è la sala dedicata a Luigi Mainolfi. Al centro le grandi “Sfere di Castellammonte” sono un’attrazione irresistibile.
Così come la terracotta appesa alla parete diventa pelle squamosa piena di occhi. Insomma passando da una sala all’altra, da un’opera all’altra, ci si sbizzarrisce a inventare storie.
Ferite, solchi, fori, rientranze e sporgenze vertiginose stimolano la gestualità a casa davanti ad un bel pezzo di creta. Cosimo, 5 anni, ha usato la tecnica dell’impronta, usando vari giochi. Uno degli effetti più particolari è quello derivato dall’impressione di soldatini e piccoli carri armati.
Gabriele ha inferto solchi e fori con una matita, infilando anche le dita nella materia morbida.
Alcune opere sono sembrate ai bambini vulcani eruttanti lava, come le opere di Giacinto Cirone, evocazione resa più forte anche dal loro colore, di un rosso pastoso, vibrante e luminoso.
Oppure altre evocano la corteccia degli alberi o i solchi di un legno vecchio.
Poi abbiamo dipinto con la tempera, è andata troppa acqua e la materia cromatica ha iniziato a sfaldarsi creando bellissime forme disgreganti. “Mamma sembrano le sculture che abbiamo visto…” 🙂