Quando guardo insieme ai bambini le opere d’arte scopro sempre cose che non avevo mai visto, ascoltato, annusato, toccato, gustato. Perché loro vivono esplorando intensamente con tutti i sensi. L’arte è vita perché permette di immaginare e il potere dell’immaginazione ci fa ancora sperare in un mondo migliore. Ci piace andare nei musei, a scoprire luoghi storico-artistici, fare sorprendenti cacce ai tantissimi tesori che arricchiscono il nostro mondo. In questo periodo difficile per tutti, costretti a casa dal Corona Virus, niente può sostituire il contatto diretto con l’opera d’arte, capace di coinvolgere i nostri sensi e il nostro corpo in un’esperienza sempre unica. Noi comunque ci teniamo a seguire, anche da casa, Musei e a scoprire opere d’arte. Oggi tantissimi musei hanno aperto le proprie porte virtuali. Un modo molto divertente per scoprire opere d’arte e storie curiose che portano con sé, è l’osservazione creativa. Si può fare in realtà con qualsiasi immagine: la si osserva per pochi minuti e poi la si nasconde. Muniti di foglio e colori facciamo il disegno di tutto ciò che ci ricordiamo. Quanti particolari hanno catturato la nostra attenzione? Quanti colori, forme?
Possiamo fare il nostro disegno, ognuno distanziato dall’altro, in maniera da non disturbare la nostra memoria all’opera. Finito, ci riuniamo e ognuno presenta la propria immagine in base a ciò che si ricorda dell’originale di partenza.
Lo abbiamo fatto con il ritratto di Enrico VIII dipinto nel 1536 da Hans Holbein il Giovane; si tratta di un dettagliatissimo dipinto a olio e tempera su quercia, conservato oggi al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.
Quello dell’osservazione creativa è un esercizio divertente e molto importante per i bambini dall’età prescolare, 5 anni in su. Quando i bambini iniziano a frequentare la scuola primaria, si trovano subito a dover memorizzare nuovi concetti, formule, vocaboli e la memoria diventa un’abilità molto importante. Esercitare la memoria insieme ai bambini, in maniera divertente, rappresenta un grande aiuto nello studio e nella concentrazione.
L’arte e la creatività ci sono sempre utili e ci vengono sempre in aiuto.
Condivido una riflessione molto significativa della musicista e insegnante Helena Rodriguez: “La cosa più importante da dire sull’arte in una società così preoccupata dell’utilità delle cose è, forse, che non ha utilità di nessun tipo. Non possiamo spiegare l’importanza dell’arte e della musica nelle nostre vite: sono uniche e la loro rilevanza può essere provata solo dall’esperienza personale. Ma c’è un modo per sperimentarne la valenza: osservare l’attenzione e il piacere che il bambino mostra quando giochiamo con lui usando musica e dipingendo. Dopo una tale esperienza chi osa dubitare dell’importanza della musica e dell’arte per la nostra sopravvivenza? Francesco, quattro anni, dopo aver ascoltato un’opera di Mendelssohn, ha sussurrato all’orecchio della madre: “Mamma questa musica suona come cioccolata per le orecchie”. I bambini non studiano filosofia e non fanno ricerche approfondite sul bisogno dell’estetica. Semplicemente, sanno“.