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Lo spazio per vivere le proprie emozioni

In questi giorni di quarantena, le famiglie vivono una situazione molto difficile, non solo per il lavoro, ma anche per i figli che sono chiusi in casa e non hanno valvole di sfogo. I figli, d’altra parte, vivono una situazione fortemente contraria alla vita che facevano prima, piena di impegni, tra la scuola, sport e attività varie dislocate durante l’intera settimana. Vivono quindi molteplici vuoti, dovuti anche all’assenza delle figure importanti come le insegnanti e i compagni.
C’è bisogno di comprendere tutto questo: il vuoto, l’ansia, la sensazione di non avere obiettivi chiari, nervosismo e agitazione. C’è, allo stesso tempo, bisogno di scaricare, fare uscire il terremoto interiore. L’arte, come sempre, ci viene i aiuto, canalizzando le energie in qualcosa di creativo.
Troviamo uno spazio, della casa e, se pur piccolo, allestiamolo con grande cura. Deve essere bello da vedere. Quest’angolo dovrà quindi essere trasformato, visto da un punto di vista creativo. Questo ci aiuta moltissimo anche a cambiare prospettiva, trovare nuove soluzioni.

Faremo un esercizio iniziale di rilassamento, ascoltando suoni della natura, come l’acqua che scorre. Fermiamo poi suoni esterni e ascoltiamo il nostro respiro: inspiriamo profondamente dal naso e poi facciamo uscire lentamente l’aria dalla bocca, ad occhi chiusi.

Questo esercizio, magari seduti sui tappetini, aiuta moltissimo anche i bambini piccoli a calmarsi e prendere coscienza del proprio corpo.

La carta che abbiamo predisposto per terra in lunghe isole, attaccate con scotch di carta al pavimento, si trova a rotolo anche su amazon. Dovrà essere tagliata della lunghezza della posizione a braccia aperte.

I colori che ho predisposto, accanto ai tappetini, sono matitoni morbidi, che vanno bene anche per colorarsi la pelle, ma si possono usare pastelli (meglio a olio perché sono più pastosi). Per i bambini dell’infanzia è molto utile questo esercizio anche come attività di pregrafismo, aiutando lo sviluppo del coordinamento nel movimento delle mani.

Per iniziare il divertente allenamento creativo, si prende in ogni mani un pastello/colore, e si inizia a creare tracce muovendo sul foglio entrambe le braccia simultaneamente. Questo esercizio permette si prendere possesso dello spazio, trovare il proprio spazio e scaricare la tensione nella zona delle braccia, spalle e schiena.

L’osservazione creativa

Quando guardo insieme ai bambini le opere d’arte scopro sempre cose che non avevo mai visto, ascoltato, annusato, toccato, gustato. Perché loro vivono esplorando intensamente con tutti i sensi. L’arte è vita perché permette di immaginare e il potere dell’immaginazione ci fa ancora sperare in un mondo migliore. Ci piace andare nei musei, a scoprire luoghi storico-artistici, fare sorprendenti cacce ai tantissimi tesori che arricchiscono il nostro mondo. In questo periodo difficile per tutti, costretti a casa dal Corona Virus, niente può sostituire il contatto diretto con l’opera d’arte, capace di coinvolgere i nostri sensi e il nostro corpo in un’esperienza sempre unica. Noi comunque ci teniamo a seguire, anche da casa, Musei e a scoprire opere d’arte. Oggi tantissimi musei hanno aperto le proprie porte virtuali. Un modo molto divertente per scoprire opere d’arte e storie curiose che portano con sé, è l’osservazione creativa. Si può fare in realtà con qualsiasi immagine: la si osserva per pochi minuti e poi la si nasconde. Muniti di foglio e colori facciamo il disegno di tutto ciò che ci ricordiamo. Quanti particolari hanno catturato la nostra attenzione? Quanti colori, forme?

Possiamo fare il nostro disegno, ognuno distanziato dall’altro, in maniera da non disturbare la nostra memoria all’opera. Finito, ci riuniamo e ognuno presenta la propria immagine in base a ciò che si ricorda dell’originale di partenza.

Lo abbiamo fatto con il ritratto di Enrico VIII dipinto nel 1536 da Hans Holbein il Giovane; si tratta di un dettagliatissimo dipinto a olio e tempera su quercia, conservato oggi al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.

HOLBEIN, Hans El Joven_Retrato de Enrique VIII de Inglaterra, c. 1537_191 (1934.39)

Quello dell’osservazione creativa è un esercizio divertente e molto importante per i bambini dall’età prescolare, 5 anni in su. Quando i bambini iniziano a frequentare la scuola primaria, si trovano subito a dover memorizzare nuovi concetti, formule, vocaboli e la memoria diventa un’abilità molto importante. Esercitare la memoria insieme ai bambini, in maniera divertente, rappresenta un grande aiuto nello studio e nella concentrazione.

L’arte e la creatività ci sono sempre utili e ci vengono sempre in aiuto.

Condivido una riflessione molto significativa della musicista e insegnante Helena Rodriguez: “La cosa più importante da dire sull’arte in una società così preoccupata dell’utilità delle cose è, forse, che non ha utilità di nessun tipo. Non possiamo spiegare l’importanza dell’arte e della musica nelle nostre vite: sono uniche e la loro rilevanza può essere provata solo dall’esperienza personale. Ma c’è un modo per sperimentarne la valenza: osservare l’attenzione e il piacere che il bambino mostra quando giochiamo con lui usando musica e dipingendo. Dopo una tale esperienza chi osa dubitare dell’importanza della musica e dell’arte per la nostra sopravvivenza? Francesco, quattro anni, dopo aver ascoltato un’opera di Mendelssohn, ha sussurrato all’orecchio della madre: “Mamma questa musica suona come cioccolata per le orecchie”. I bambini non studiano filosofia e non fanno ricerche approfondite sul bisogno dell’estetica. Semplicemente, sanno“.

Occhi e trucchi creativi per combattere l’ansia

L’artista Timothy Hyunsoo Lee crea intricate sculture di carta. Una delle sue opere di maggiore impatto è la sua installazione “Gookeyes”, che si trova a Brooklyn. Si tratta di semplici pezzi di carta bianca, piegati e stropicciati, che però sprigionano una fortissima energia attraverso il particolare del volto umano che è maggiormente comunicativo e relazionale: gli occhi. Ogni foglio ha degli occhi dipinti ad acquerello, realistici nelle loro carica emotiva: occhi arrossati come dopo un pianto, occhi impauriti, occhi che non sanno dove guardare, occhi che non riescono a dormire, occhi che cercano l’altro o che ne hanno timore…

Timothy Hyunsoo Lee è sia sculture che pittore e, in quest’opera, crea un dialogo molto forte fra i due mezzi artistici.

La sua è una ricerca che tenta di catturare poeticamente il passaggio del tempo, fermare la memoria, l’istante fuggevole di un incontro. L’idea di catturare dei momenti dello scorrere della vita è affascinante. A volte non si ricordano eventi che si vorrebbero rivivere con tutte le nostre forze e invece ci ricordiamo uno sguardo di uno sconosciuto incontrato per caso. Sguardi incrociati per la frazione di un secondo e poi mai più.
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