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Il suono dei giochi

L’esperienza delle “mani in pasta”, di sentire le materie varie con le mani, è molto stimolante per i bambini. Piano piano ci si lascia a andare a sensazioni fredde, “appiccicaticce”, morbide o scivolose. E lavorando, le mani producono suoni, inaspettati, che a volte sono buffi e fanno ridere. Così le mani di Gabriele, 2 anni, che struscia la tempera blu su un pezzo di cartone forex, liscio e scivoloso, sembra richiamare le onde le mare e anche i pesci che ci stanno dentro.

é stato emozionante rappresentare anche il movimento di questo lavoro, iniziato prima con fatica, perché all’inizio a Gabriele sembrava strano sporcarsi e voleva subito andare a lavarsi le mani ma poi ci siamo lasciati andare, rievocando suoni, acqua e animali.

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“Dieci in un letto”… prima di andare a dormire

Cosimo 5 anni maggio 2016

“C’era davvero un gigante” disse Dina.

“Sì” disse la mamma. Le accarezzò i capelli.

“E c’era anche un lupo – e tre orsacchiotti, un Principe Ranocchio, Zucca Pelata, il Gatto con gli Stivali e la Bella Addormentata”-

“Sì” disse la mamma.

“E una strega cattiva!”

“Sì. ora… dormi”.

La mamma di Dina attraversò la stanza. Spense la luce e si chiuse la porta alle spalle. Dina ascoltò il rumore sempre più lieve dei suoi passi per le scale.

“Lo racconterò alla mia amica domani” disse tra sé. Poi chiuse gli occhi, si girò sul fianco e si fece un bel sonno fino al mattino.

Testo tratto dal libro per ragazzi: “Dieci in un letto” di Allan Ahlberg.

Fili, laser o ragnatele

Chiharu Shiota “In Silence”, 2008
Lana nera, pianoforte bruciato

“Ci sono dei fili che cadono dal soffitto e sono attaccati al soffitto e al pavimento. Lo vedo perché ci sono dei puntini che li reggono.

C’è un tavolo e delle sedie. No , non è un tavolo perché si vede dalla forma: è un pianoforte. C’è una porta, quindi è una casa, no, non la definire una casa, una stanza. Infatti non c’è la cucina. Le sedie sono tante ma non si riescono a contare perché ci sono troppo fili e non si vede bene”.

Cosimo, 6 anni di fronte all’immagine dell’opera di Shiota.

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