Quando si pensa all’arte in generale, almeno in Italia, si pensa a qualcosa che è lontano dalla vita delle persone. L’arte può cambiare il mondo perché innesca molteplici processi di riflessione e immaginazione alla base di ogni trasformazione. Lo sanno bene due artisti Lucy e Jorge Orta che hanno fatto della loro ricerca artistica uno strumento per agire concretamente sul presente. Moglie e marito, lei formatasi come fashion designer e stilista, lui in belle arti e architettura, utilizzano molteplici media tra cui disegno, scultura e performance, per realizzare lavori che affrontano le principali sfide sociali ed ecologiche del nostro tempo.
“L’immaginazione è uno strumento che concorre alla costruzione del mondo e le immagini da noi proposte possono promuovere forme per un modello sostenibile di sviluppo e per nuove modalità di coesistenza. Come mai prima d’ora nella storia dell’uomo, le nostre azioni hanno un enorme impatto sul pianeta. I ghiacciai si ritirano, i mari si prosciugano, le isole vengono sommerse, le piante fioriscono in anticipo sui cicli naturali e gli animali migrano secondo logiche imprevedibili. Non dobbiamo dimenticare di essere tutti strettamente connessi gli uni agli altri e all’ambiente che ci circonda. Per quanto piccole possano essere le nostre azioni, i loro effetti riecheggeranno ben al di là della nostra sfera personale.
L’arte appartiene al regno dell’azione e dell’emozione, e noi crediamo che abbia il potere di incoraggiare gli individui a immaginare e a creare nuovi futuri in una prospettiva di trasformazione sempre più ampia.
L’attività artistica, per quanto possa essere astratta o lontana dall’attività razionale, lascia tracce misteriose e stimolanti in grado di attivare quell’energia emozionale indispensabile per decifrare e reinterpretare la realtà. Più numerose sono le testimonianze artistiche che lasciamo, più esse potranno risvegliare negli individui curiosità e creatività, e indurli a intraprendere a loro volta azioni per la costruzione di un nuovo mondo” – Lucy e Jorge Orta.
Quando immagini sei ibero, crei, quando immagini non esistono confini né barriere, trovi nuovi modi per affrontare le cose, le difficoltà della vita. Quando immagini ti metti in relazione con te stesso e col mondo e si aprono scenari infiniti davanti a te. Immagina… fatti aiutare dai bambini.
Osservare le cose che ci circondano è un esercizio molto utile per migliorare le capacità di concentrazione e di mettersi in relazione con il mondo e con gli altri. E’ un’esperienza che si può fare ovunque ci si trovi, anche costretti in casa, e aiuta ad allenare lo sguardo e a sviluppare la creatività. Puoi vedere meraviglie nelle piccole cose che, il più delle volte, nella frenetica quotidianità, ci passano inosservate. E’ solo quando rallentiamo che si rivelano odori, suoni, sensazioni, emozioni ed è solo allora che scaturiscono idee. Spesso, anche quando siamo in casa, siamo sempre di corsa: i bambini devono fare i compiti, uno piange, l’altro strilla, le faccende da fare si accumulano e non si trova un attimo. Ma è trovare quell’attimo che resetta tutto e ti fa ripartire al meglio. Distrarsi dai problemi molte volte è la soluzione anche per vederli dopo con occhi diversi. E allora, come sempre, la creatività ci viene in aiuto. Oggi giochiamo con oggetti trasparenti che abbiamo in casa: i bicchieri. Se siete come me che ne rompo in continuazione, ne avrete di molto variegati (a me non regna un servizio), con forme e anche colori diversi. Noi ne abbiamo scelti tre, uno per ogni osservatore: un calice, una tazza da cappuccino e il classico bicchiere con decorazioni circolari bombate. Un po’ d’acqua dentro e cerchiamo punti di vista diversi nello spazio: riflessi, luci, presenze che si specchiano sulle superfici.
… E poi… da buoni creativi si può forse lasciare tutto senza colori? Noi ci siamo divertiti con gli inchiostri colorati che sono bellissimi ma potete usare anche coloranti alimentari, l’importante che siano colori abbastanza liquidi e intensi per fare l’effetto fluido e leggero a contatto con l’acqua e allora il colore inizia a “volare” nello spazio” e a muoversi cambiando continuamente forma.
Usare un contagocce per immergere la lacrima di colore nell’acqua è divertente e aiuta i bambini piccoli a calibrare via via la pressione della mano per raggiungere l’effetto desiderato. Col contagocce inoltre non si rischia che il colore cada tutto insieme e questo permette di ottenere proprio l’effetto di disegnare nell’acqua.
Per immortalare il momento, divertente è fare le fotografie e farle fare ai bambini cogliendo l’attimo in cui la goccia tocca l’acqua e inizia la sua avventura. E poi… immaginate! Raccontatevi a vicenda cosa vedete, che forme o spazi vi fa venire in mente il mini mondo che si crea sotto l’acqua, Sbizzarritevi: finalmente si può dir tutto, non ci sono risposte corrette, lasciatevi andare alla narrazione, inventate storie, ascoltatevi senza fretta… Noi abbiamo trovato forme organiche, piante che crescono altissime a testa in giù, giardini sospesi… Voi? Se vi va raccontatecelo nei commenti!
Una volta che il bicchiere si riempie di colore possiamo ripetere l’esperienza con acqua pulita e nuove gocce ballerine, scegliendo anche diversi colori. Se usiamo prima una goccia di un colore e poi un’altra di un altro colore ci divertiremo a trovare i colori secondari.
Adesso che l’immaginazione ha sbloccato e liberato la nostra mente, giochiamo con il nostro corpo. Se mettiamo della musica rilassante di sottofondo l’esperienza di immersione si fa più intensa e rilassante e provare a imitare i movimenti, lenti e avvolgenti della goccia diventando col nostro corpo noi stessi quella goccia, calma anche nei momenti in cui si è più agitati. Aiuterà anche noi adulti a lasciarci andare e a ritrovare il piacere della scoperta con tutto il corpo e con tutti i sensi che è così naturale e magica nei bambini. Dilateremo le parti del nostro corpo occupando lo spazio intorno a noi come se fossimo davvero dentro l’acqua, ci allungheremo e distenderemo e tutti i movimenti che vi verranno in mente osservando il contenuto del vostro bicchiere in continua trasformazione. Osserva e immagina…
“Io sono quello che si immagina sempre una porticina dietro una siepe e il Bianconiglio ad offrirmi un sogno” – Fabrizio Caramagna
Quando
guardo insieme ai bambini le opere d’arte scopro sempre cose che non
avevo mai visto, ascoltato, annusato, toccato, gustato. Perché loro
vivono esplorando intensamente con tutti i sensi. L’arte è vita
perché permette di immaginare e il potere dell’immaginazione ci fa
ancora sperare in un mondo migliore. Ci piace andare nei musei, a
scoprire luoghi storico-artistici, fare sorprendenti cacce ai
tantissimi tesori che arricchiscono il nostro mondo. In questo
periodo difficile per tutti, costretti a casa dal Corona Virus,
niente può sostituire il contatto diretto con l’opera d’arte,
capace di coinvolgere i nostri sensi e il nostro corpo in
un’esperienza sempre unica. Noi comunque ci teniamo a seguire,
anche da casa, Musei e a scoprire opere d’arte. Oggi tantissimi
musei hanno aperto le proprie porte virtuali. Un modo molto
divertente per scoprire opere d’arte e storie curiose che portano
con sé, è l’osservazione creativa. Si può fare in realtà con
qualsiasi immagine: la si osserva per pochi minuti e poi la si
nasconde. Muniti di foglio e colori facciamo il disegno di tutto ciò
che ci ricordiamo. Quanti particolari hanno catturato la nostra
attenzione? Quanti colori, forme?
Possiamo
fare il nostro disegno, ognuno distanziato dall’altro, in maniera
da non disturbare la nostra memoria all’opera. Finito, ci riuniamo
e ognuno presenta la propria immagine in base a ciò che si ricorda
dell’originale di partenza.
Lo abbiamo fatto con il ritratto di Enrico VIII dipinto nel 1536 da Hans Holbein il Giovane; si tratta di un dettagliatissimo dipinto a olio e tempera su quercia, conservato oggi al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.
Quello dell’osservazione creativa è un esercizio divertente e molto importante per i bambini dall’età prescolare, 5 anni in su. Quando i bambini iniziano a frequentare la scuola primaria, si trovano subito a dover memorizzare nuovi concetti, formule, vocaboli e la memoria diventa un’abilità molto importante. Esercitare la memoria insieme ai bambini, in maniera divertente, rappresenta un grande aiuto nello studio e nella concentrazione.
L’arte
e la creatività ci sono sempre utili e ci vengono sempre in aiuto.
Condivido
una riflessione molto significativa della musicista e insegnante
Helena Rodriguez: “La cosa più importante da dire sull’arte
in una società così preoccupata dell’utilità delle cose è, forse,
che non ha utilità di nessun tipo. Non possiamo
spiegare l’importanza dell’arte e della musica nelle nostre vite:
sono uniche e la loro rilevanza può essere provata solo
dall’esperienza personale. Ma c’è un modo per sperimentarne la
valenza: osservare l’attenzione e il piacere che il bambino mostra
quando giochiamo con lui usando musica e dipingendo. Dopo una tale
esperienza chi osa dubitare dell’importanza della musica e dell’arte
per la nostra sopravvivenza? Francesco, quattro anni, dopo aver
ascoltato un’opera di Mendelssohn, ha sussurrato all’orecchio della
madre: “Mamma questa musica suona come cioccolata per le
orecchie”. I bambini non studiano filosofia e non fanno ricerche
approfondite sul bisogno dell’estetica. Semplicemente, sanno“.