Archivi categoria: Creatività in famiglia

La nascita di una forma

Cosimo (2 anni e 5 mesi) ha iniziato a chiudere i suoi segni, a creare quindi le sue prime FORME.cosimo 1

Il primo passo verso la capacità di controllo della propria mano, dei propri gesti, della propria individualità. I suoi disegni sono adesso accompagnati da una sua descrizione precisa. Qui di seguito, per esempio, è un disegno ispirato al mare: c’è un enorme balena che sta nuotando insieme a tanti pesciolini (i puntini bianchi intorno).cosimo2

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La TV creativa

Oggi, invece di far guardare la televisione ai nostri piccoli, perché non ne creiamo una con la nostra fantasia? Partiamo dalla domanda: come far diventare la televisione in sé un qualcosa di davvero creativo?

Prendiamo dei pezzi di polistirolo abbastanza grandi, di quelli che servono per l’imballaggio dei materiali elettronici. Noi ne abbiamo usati due grossi pezzi che abbiamo incollato insieme, a dare la forma rettangolare di una televisione.

Il pezzo così ottenuto, l’abbiamo colorato con una vernice all’acqua blu metallizzato che abbiamo poi lasciato asciugare bene. A questo punto abbiamo la struttura del nostro oggetto che presenta un foro rettangolare al centro che costituirà il nostro schermo.

Adesso divertiamoci a creare il film, con personaggi e scenografia: prendiamo un cartoncino bianco o colorato a scelta, e lì ci disegneremo i protagonisti del nostro cartone animato preferito. Nel nostro caso Cosimo ha optato per i quattro di Madagascar. Una volta disegnati abbiamo posizionato il nostro foglio davanti al foro centrale a mo’ di schermo, usando 4 pezzettini di scotch di carta agli angoli. Lo scotch di carta ci permetterà di non danneggiare il polesterolo e di poter cambiare il “film” ogni volta lo si desideri semplicemente facendo un altro disegno.

Questo procedimento è di base per fare la nostra televisione, poi ci potremmo inserire tanti altri particolari. Per esempio noi abbiamo realizzato la rotella di accensione e spegnimento, usando la ruota di una vecchia macchinina rotta che aveva conservato l’asta metallica e che quindi non abbiamo fatto altro che inserire all’interno del polistirolo, nella posizione che più ci piaceva.

Morale della giornata: oggi è stato molto divertente ed istruttivo guardare la televisione!

 

Il “Puntinismo” nei disegni dei bambini

Alla metà degli anni 80 dell’Ottocento il pittore francese Georges-Pierre Seurat si apprestava a concludere quella che è divenuta senza dubbio la sua opera più famosa: Un dimanche après-midi à l’Île de la Grande Jatte (Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte).

Georges-Pierre Seurat “Una domenica pomeriggio all’isola della Grande-Jatte” (1886) olio su tela, 205 x 308 cm – Art Institute, Chicago

Quest’opera è stata presa a modello di una nuova concezione artistica che in Francia prese il nome di “Pointellisme”, mentre in Italia di “Puntinismo”. In realtà quella che fu la ricerca originaria di Seurat, come di Paul Signac, l’altro padre di questa nuova tecnica, si tradurrebbe meglio con il termine “Divisionismo”, dato che non si rivolgeva tanto alla forma delle pennellate, quanto ad uno studio metodico e scientifico sui colori e sulla percezione ottica che si ha di fronte ad essi. Con l’utilizzo del colore “diviso”, non dato cioè omogeneamente ma esaltandone i contrasti, tutto sembra prendere vita, vibrare in un movimento continuo.

L’idea dei puntini colorati si presta bene al gioco creativo anche con i bambini più piccoli. In realtà, essendo una conquista gestuale i bambini verso i due anni li scoprono in completa autonomia.

Cosimo (luglio 2012) pennarelli su carta

All’inizio dei puntini iniziano a fare capolino tra gli altri segni.

Cosimo (giugno 2012) pennarelli su carta

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