Gabriele, 2 anni appena compiuti, ogni giorno imita suoni e parole, ha imparato a dire sì e lo dice in una maniera molto buffa, con una s un po’ “strusciata”. Se gli si dice lentamente una parola di cui conosce il significato la ripete, come “bocca”. Poi ci sono parole dove è così importante il suono che gli è associato che vengono chiamate imitando quest’ultimo, come macchinina che chiama “tu tu”. Anche i suoi disegni si evolvono e le sue linee da verticali si fanno via via sempre più curve e articolate.
Archivi categoria: Creatività in famiglia
La scala infinita
Divertente è fotografare le ombre, soprattutto quando arriva l’estate, quando i contorni diventano nette.
Oggi vi propongo: “Esistenza di una scala” – “Serie fotografica “Percezioni distorte” (luglio 2016)
Solchi, sfere e ferite: avventure nella “materia prima”
Siamo andati a vedere la mostra “Materia Prima, la ceramica dell’arte contemporanea” presso il Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino. Suggestiva mostra visitabile fino al 30 giugno 2016.

La cosa che è piaciuta di più ai miei bambini è stato il senso di mistero e magia che l’illuminazione delle sale dava, conferendo alle opere degli artisti Spagnulo, Leoncillo, Mainolfi, Cerone e Ducrot un aspetto ancora più vitale. Le forme diventano personaggi fantastici danzanti nello spazio.

Tra le sale più suggestive anche per un bambino molto piccolo come Gabriele di quasi due anni, è la sala dedicata a Luigi Mainolfi. Al centro le grandi “Sfere di Castellammonte” sono un’attrazione irresistibile.

Così come la terracotta appesa alla parete diventa pelle squamosa piena di occhi. Insomma passando da una sala all’altra, da un’opera all’altra, ci si sbizzarrisce a inventare storie.

Ferite, solchi, fori, rientranze e sporgenze vertiginose stimolano la gestualità a casa davanti ad un bel pezzo di creta. Cosimo, 5 anni, ha usato la tecnica dell’impronta, usando vari giochi. Uno degli effetti più particolari è quello derivato dall’impressione di soldatini e piccoli carri armati.
Gabriele ha inferto solchi e fori con una matita, infilando anche le dita nella materia morbida.
Continua la lettura di Solchi, sfere e ferite: avventure nella “materia prima”