Archivi categoria: Creatività in famiglia

La casetta dei sensi

27.06.2012

Costruire una casetta insieme ai bambini è un passatempo molto divertente e gradito dato che, praticamente con niente, si costruisce qualcosa. Infatti quello che ci occorre è principalmente una scatola di cartone, il resto del materiale dipende da quello che si trova in casa e ai giardini.

Per quanto riguarda la scatola noi abbiamo usato una di quelle dell’IKEA col manico, usufruibili gratuitamente per portare via la spesa. Con due pezzi di cartoncino tolti alla stessa scatola, abbiamo fatto il pezzettino di giardino antistante la porta ed il tetto rosso. Abbiamo usato poi dei cartoncini colorati per ricoprire le varie parti di cartone: il verde smeraldo per il pratino, il rosso per il tetto, il giallo per la porta e un marroncino chiarissimo per il muro esterno.

Devo dire che la parte più divertente è stata la realizzazione del giardino perché ha permesso di maneggiare e incollare tanti materiali diversi. Noi abbiamo usato per farlo lo scotch biadesivo che è più indicato per lavorare con i bambini più piccoli, rispetto alla più efficace colla vinilica.

Chiaramente è meglio quest’ultima per avere una migliore presa sugli oggetti ma comunque l’importante è divertirsi sul momento e, per i più piccoli, lo scotch è comunque un materiale di grande interesse tattile. Abbiamo messo varie strisce parallelamente per tutta l’estensione del cartoncino verde e poi vi abbiamo appoggiato, premendo, i vari materiali che avevamo trovato all’aperto: sassi, frutti, semi… (naturalmente per i bambini più piccoli bisogna stare attenti che non si mettano niente in bocca). Lospazio invece per l’apertura della porta l’abbiamo riempito cospargendoci sopra del pangrattato. Anche questa esperienza tattile è molto apprezzata dai bambini quindi conviene fargliela fare a loro direttamente. Si è poi rimosso, scuotendo, la parte di pangrattato in eccesso.

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Una corona di foglie…e non solo…

Passare del tempo ai giardini è uno dei passatempi più apprezzati dai bambini, soprattutto con l’arrivo della bella stagione. Si può socializzare ma anche esplorare. Oggi decidiamo di dedicarci alla progettazione e realizzazione di una semplice ma efficace corona. La cosa più stimolante è che la faremo con ciò che troviamo. Infatti non serve niente, nè colla, nè forbici, nè nastro adesivo, quindi è un gioco molto adatto da fare anche per i più piccoli. Sicuramente però ci dobbiamo armare di fantasia.

Per la realizzazione della nostra corona noi abbiamo usato delle foglie e rametti di pitoforo. Dato che si tratta di una pianta ad uso soprattutto ornamentale o per creare siepi, un pò come l’alloro, si trovano molti esemplari in giro. E’ una pianta che si presta bene alla realizzazione della nostra corona perchè le foglie sono molto resistenti e di una certa ampiezza. Iniziamo la nostra costruzione…

 

Passo 1

Per prima cosa, col nostro piccolo, cerchiamo le foglie più belle e grandi (la quantità la vedremo via via che costruiamo). Insime alle foglie raccogliamo anche dei piccoli rametti che ci serviranno per unirle insieme, come fossero degli spilli.

Dopo averne unite quante foglie ci sembra che possano bastare per circondare la testa del nostro principe o principessa, il risultato sarà…

Passo 2

Adesso non ci rimane che unire le estremità pre creare una circonferenza. Questa è chiaramente la base della nostra corona, poi sta alla fantasia sbizzarrirsi con le decorazioni più varie.

 

 

 

Si può andare da una semplice foglia messa per verticale in un punto, a richiamare una piuma, come i copricapi da indiani…

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Alla ricerca di forme e colori di alberi e foglie

05 giugno 2012

Oggi, per la serie si gioca con quel che si trova (ed è anche più divertente), vi propongo un gioco da fare con i bambini ai giardini: “Alla ricerca di forme e colori di alberi e foglie”. E’ molto divertente per bambini molto piccoli perché è soprattutto un’esperienza sensoriale, ma in realtà coinvolge molto anche i bimbi più grandi, infatti in breve, intorno a me e a mio figlio, fanno capolino molti piccoli curiosi. Già da quando Cosimo ha iniziato a camminare da solo si è mostrato sempre alla ricerca di un contatto con i materiali più diversi ed in particolare le foglie, che possono essere raccolte, spezzate e maneggiate, si prestano bene a quest’avventura. Per esempio le foglie d’alloro sono molto adatte ad essere raccolte dal bambino stesso perché si sviluppano dal basso e presentano anche il caratteristico buon odore che permette una più intensa e completa esperienza sensoriale.

Una volta raccolto il materiale naturale, ci si arma di contenitorini di varie misure e il gioco è fatto. Vediamo come i bambini amano riempiere i contenitori, svuotarli, travasarli, portarli da un posto all’altro. Per il bambino molto piccolo, questa modalità di gioco fa parte di quel processo detto “di assimilazione”, quando cioè inizia a ripetere un comportamento. Può essere un’azione vista fare, come il gesto quotidiano di afferrare le cose che lo porta spesso a studiare molto attentamente le propie mani e, sovente, lo scopriamo ad aprirle e chiuderle in continuazione. Può essere anche un’azione fatta dal bimbo stesso per caso, come battere il cucchiano sul tavolo e poi rifarlo tutte le volte che gielo si ripresenta di fronte. Per il bambino più grande fa parte di quel processo detto di “imitazione”, per esempio si tende ad imitare le azioni che giornalmente fa la madre nel cucinare. Ecco perché, facendo questo gioco con i contenitori, spesso dicono “si fa la pappa”. In entrambi i “processi”, come avvine nel gioco in generale, si tratta di un importante consolidamento di ciò che si è appreso in precedenza.

I contenitori da usare possono essere di svariate tipologie, da barattolini di yogurt alla mia custodia per occhiali in quasto caso, o barattoli col tappo che permettono un’attività di chiusura e riapertura che di solito è molto amata dai più piccoli.

Nelle foto che vi presento Cosimo sta giocando con le foglie e i frutti del cipresso, ne studia forme e dimensioni e le sensazioni che gli rendono al tatto.

Naturalmente invece i bambini più grandi sono più interessati al colore e alla diversità degli stessi dal frutto maturo a quello ancora acerbo. Comunque sia tutti si uniscono divertemdosi a sperimentare i materiali e la natura ne offre con grande generosità.