Archivi categoria: Creatività in famiglia

La libertà di raccontare

I bambini guardano attentamente tutto quello che facciamo noi genitori e imitano con una precisione impressionante. Riescono a cogliere l’essenza dei nostri gesti, il tono profondo delle nostre parole. Cosimo, 5 anni, alla domanda cosa vuoi fare da grande, ha risposto: “Quello che fa il babbo con il computer, però quando è un po’ noioso faccio quello che fa la mamma che è divertente”. Ieri, dopo aver attaccato con magneti suoi disegni fatti su post-it colorati, alla grande lavagna di casa che uso per appuntarmi note di lavoro, vi ha disegnato uno squalo nell’atto di mangiare un pesce. È impressionante guardarlo disegnare: ci mette una concentrazione incredibile ed è buffo perché, ogni volta che disegna o compie un’azione che richiede precisione e attenzione, tira fuori la lingua e segue con essa il gesto delle mani. Mentre lo guardavo disegnare alla lavagna mi sono sorpresa perché, dopo aver disegnato il pesce ha guardato la sua composizione come se mancasse qualcosa. E l’ha concluso un attimo dopo tracciando tre righette sul lato del corpo dello squalo, particolri questi impressionanti.

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Da questa ispirazione legata ad attività quotidiane come quella di usare la lavagna magnetica, sono usciti numerosi disegni con squali che cacciano pesci, meduse e alghe ondulate che danzano su fondali marini. Il tutto sotto onde alte e movimentate.

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Aspettando il Risveglio della Forza…

Aspettando al cinema (dal 16 dicembre) “Il Risveglio della Forza” di Guerre Stellari abbiamo realizzato una spada laser “artigianale”. Ci ha divertito a tutti: i più grandi come Cosimo di 5 anni, ma anche i più piccoli come Gabriele di 1 anno e 4 mesi. Anche perché si usano cannucce colorate che stimolano la fantasia e sono piacevoli ad essere maneggiate e alla fine la spada laser si illumina veramente!

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Ma facciamo un passo alla volta: abbiamo utilizzato cannucce (noi abbiamo scelto il colore giallo, ma viene bellissimo anche in azzurro e rosso o anche mescolando i colori insieme); scotch trasparente, nastro isolante nero e una piccola torcia. Per prima cosa dobbiamo creare, unendole fra loro, tre gruppi di cannucce: quelle più vicine al manico saranno in maggior quantità, quelle nella parte mediana un po’ meno e quelle più lontane ancora meno, in maniera da creare una specie di struttura piramidale. Le cannucce raggruppate verranno unite tra loro con dello scotch trasparente; infine toccherà ai gruppi venire attaccati insieme con molto scotch trasparente. Per rinforzare la struttura si utilizzerà, nella zona delle giunture, il nastro isolante.

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Infine il tutto sarà unito ad una piccola torcia. Quando l’accenderemo sembrerà una vera spada laser. Buon combattimento!

Tra primi passi e sogni

28 settembre 2015

Gabriele compie i suoi primi passi. Da un momento all’altro, giovedì scorso, il 24, ha deciso di lasciare la mano e di andare da solo verso la sua voglia di libertà e indipendenza. Alla fine di luglio ha smesso di nutrirsi al mio seno e oggi quasi non cerca più per tranquillizzarsi il contatto con esso. Così resterà nei miei ricordi il suo “ravanare” nella scollatura.

Cosimo è diventato quasi un ragazzino, gli piacciono le storie e ogni sera leggiamo un libro e ci coccoliamo sul divano. Qualche volta mi racconta i suoi sogni che si fanno via via sempre più articolati e complessi. Ieri l’altro notte mi ha detto che ha fatto un sogno “terrificante”. Subito ho pensato: “ecco l’occasione di sapere cosa sogna un bambino a quell’età, certo Gabriele non li può raccontare”. Mi ha detto che eravamo sott’acqua, io, lui, il babbo e c’era anche il fratellino, legato al suo passeggino. Sopra di noi c’era uno strato spesso di ghiaccio e non potevamo uscire. Non c’era il sole ma la luna, era notte, così il calore del sole non poteva sciogliere il ghiaccio e farci uscire.

Poi mi ha detto che il sogno si è interrotto, ma lui ha continuato a raccontare, quello che avrebbe voluto succedesse dopo. Il babbo, con un pugno forte forte, ha spaccato lo strato di ghiaccio e siamo usciti. Mi ha detto. “però questo pezzo me lo sono inventato!”.

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Serpente velenoso colorato da Cosimo, 5 anni a ottobre durante un’attività alla Monash University di Prato. Ha sorpreso tutti da quanto è preciso. In basso a sinistra ha fatto anche la sua firma come un vero artista.

Al prossimo sogno…Buonanotte.