In mano non hai nulla, all’inizio.
La mano è chiusa pronta al movimento ma, sola, ancora ad aspettare.
Poi, in uno scatto di coraggio va a cercare l’altra mano, il suo contatto, ed è da quel contatto, da quella spinta e relazione, che può crescere, aprirsi e sbocciare come un fiore.
Il movimento si libera e la mano si apre verso l’alto, verso il cielo, verso il mondo.
E tu? resti a guardare quella mano aperta che è riuscita a dare vita ad un mondo.
Creare…