“L’uomo vive come uno schiavo di sé stesso e dell’ambiente; ma questa vita umile, fatta di solitudine, silenzio, fantasia, tedio e passione, a volte è così insopportabile che sentiamo il desiderio di volare. É un modo per trascendere o scappare”. Così descrive la sua opera video, Fly Fly, Jiang Zhi. L’effetto del suo video è ancor più d’impatto proprio per la sua semplicità. L’artista grida la sua volglia di libertà silenziosamente, anzi con un bellissimo sottofondo di musica classica, attraverso il solo gesto di un braccio che, muovendosi dall’alto verso il basso e viceversa, richiama alla mente il battito d’ali di un uccello. Lo sfondo di quel gesto non è però il cielo ma la propria abitazione, ingrigita dal tempo, a rappresentare la vita umile di tutti i giorni.