Il mondo dei dinosauri, si sa, affascina molto i bambini. Sono animali di tante forme, dimensioni e colori diversi, misteriosi perché scomparsi, forti e possenti. Tra i dinosauri, mio figlio Cosimo di 4 anni, è rimasto affascinato, oltre dal classico Tirannosauro, dall’Anchilosauro. Gli è rimasto così impresso che elementi di questo animale sono iniziati a comparire nei suoi disegni. L’anchilosauro era un animale erbivoro dotato di varie corazze: sul dorso ma anche sul cranio e addirittura sulle palpebre. La corazza sul dorso è impressionante perché dotata di tante placche ossee, come degli aculei o, come subito le ha chiamate Cosimo, spine. E dulcis in fundo, all’estremità della lunga coda, l’anchilosauro ha niente meno che un grosso rigonfiamento circolare, somigliante ad un grosso sasso, una mazza, usata come arma di difesa contro l’attacco dei carnivori.
L’anchilosauro giocattolo, Cosimo se lo porta anche a letto ed è divenuto protagonista, nei disegni, di numerosi combattimenti tra mostri e animali giganti, sempre pieni di spine. Prima le spine sono state studiate da Cosimo in disegni dove comparivano in maniera predominante, a proteggere tesori luccicanti.
In questo disegno i tesori luccicanti da proteggere sono le tre stelle al centro. Poi, via a composizioni ricche di colori e forme! Combattimenti dove cattivi rimangono imprigionati all’interno di ragnatele colorate.
In questo disegno il personaggio buono, sconfigge il cattivo e ha il corpo circondato da spine calorate.
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