Tra settembre e ottobre gli studenti di Architettura della Monash University, sede pratese dell’Università australiana di Melbourne, hanno intrapreso un’avventura singolare che ha visto protagonista proprio la città toscana e la sua realtà contemporanea. Sono partiti dalla riflessione sui cambiamenti che Prato ha avuto nel tempo e dalla domanda di come, oggi, la città è vista e quale potrà essere il suo futuro. L’interessante ricerca è scaturita in una mostra a cielo aperto, fatta di installazioni “site specific” con l’intento di proporre nuove possibilità di trasformazione di alcuni spazi cittadini, toccando anche la riflessione sulla possibilità di intervenire e portare ad una rinascita luoghi “difficili” o degradati attraverso l’arte contemporanea. Le opere hanno interessato cinque punti della città, oltre al cortile di Palazzo Vaj, prestigiosa sede dellUniversità, dove alcuni studenti hanno dato il benvenuto ai partecipanti all’inaugurazione del 3 ottobre, con un’istallazione “work in progress” fatta di coni in cartone, carta e grossi fili di sintetico.
Varie tipologie di tessuti, donate dalle locali aziende (Gruppo Beste, Compagnia Tessile e Lanificio Faliero Sarti), sono state il materiale di base di tutti gli interventi artistici dei ragazzi, e non poteva essere che così data la specificità e il valore identitario dell’arte tessile per la città di Prato.